come andare sul sup
tavola da sup
A CONTATTO CON LA NATURA

Tavola da sup: come sceglierla e utilizzarla

C’è un modo semplice, accessibile e sostenibile per rigenerare corpo e mente, immergendosi letteralmente nella natura: si chiama SUP, acronimo di Stand Up Paddle. Praticare attività fisica su una tavola da SUP significa ritrovare il proprio equilibrio in mezzo all’acqua, ascoltare il respiro, lasciarsi cullare dalle onde. In questo approfondimento scopriremo che cos’è il SUP, come iniziare, come scegliere il SUP, e perché questa esperienza può diventare un vero gesto di rigenerazione, perfettamente in linea con i valori di chi vuole vivere in armonia con l’ambiente.

Che cos'è il SUP e perchè fa bene

Il SUP è una disciplina sportiva che unisce il surf e il kayak. Si pratica in piedi su una tavola, simile a una da surf ma più larga e stabile, utilizzando una pagaia per muoversi sull’acqua. È un’attività completa, che lavora su equilibrio, forza e concentrazione, ma è anche un modo per rallentare, osservare il paesaggio e respirare a fondo.


Uno degli aspetti più affascinanti del SUP è il contatto diretto con la natura. Che si scelga il mare, un lago o un fiume tranquillo, pagaiare sull’acqua consente di immergersi in un contesto silenzioso, spesso poco affollato, dove l’elemento naturale diventa protagonista. Questa connessione profonda con l’ambiente favorisce uno stato di benessere fisico e mentale, contribuendo a ridurre stress e ansia. È proprio questo che rende il SUP uno strumento di rigenerazione, perfetto per chi cerca equilibrio e sostenibilità nel proprio stile di vita.

Come scegliere il SUP: guida per iniziare

Avvicinarsi a questa disciplina è semplice, ma per vivere un’esperienza davvero piacevole è importante sapere come scegliere il SUP giusto. La prima valutazione riguarda l’uso: sei un principiante che vuole esplorare acque tranquille o desideri affrontare onde e percorsi lunghi? In base a questo si sceglie la forma e la lunghezza della tavola.


Per chi è alle prime armi, una tavola da SUP gonfiabile è spesso la soluzione ideale: è più facile da trasportare, ha una buona stabilità e si adatta a diversi tipi di attività. Le misure contano: una tavola più lunga e larga è perfetta per l’apprendimento e per chi cerca comfort, mentre le tavole più strette sono adatte agli utenti esperti che cercano velocità e manovrabilità.


Un altro aspetto da considerare è il materiale. Le tavole rigide offrono una maggiore performance, ma sono meno pratiche da conservare. Le versioni gonfiabili, realizzate con PVC e materiali resistenti, sono leggere e facilmente trasportabili in uno zaino. A questo si aggiungono accessori fondamentali: la pagaia, il leash di sicurezza e il giubbotto salvagente.

Come gonfiare il SUP e prendersene cura

Questa è una delle domande più frequenti tra chi acquista una tavola gonfiabile. In genere, la tavola si gonfia fino a raggiungere una pressione di circa 12-15 PSI (pounds per square inch), indicata nel manuale del prodotto. Per farlo si può utilizzare una pompa manuale, inclusa nella maggior parte dei kit, oppure una pompa elettrica per velocizzare il processo.


Una corretta pressione è fondamentale per garantire stabilità sull’acqua. Una volta utilizzata, la tavola va risciacquata con acqua dolce per rimuovere sale o detriti, asciugata bene e poi riposta lontano da fonti di calore o luce solare diretta. Una cura attenta della propria tavola non solo la fa durare più a lungo, ma contribuisce a ridurre sprechi e impatti ambientali legati alla produzione di nuovi materiali.

Come andare sul SUP in sicurezza

Una volta scelto l’equipaggiamento e gonfiata la tavola, ci si può chiedere come andare sul SUP in modo sicuro e stabile. L’approccio iniziale prevede di partire in ginocchio per prendere confidenza con il movimento. Una volta trovata la stabilità, si può passare alla posizione eretta, mantenendo i piedi paralleli al centro della tavola, con le ginocchia leggermente piegate.


È importante scegliere acque calme per le prime uscite, evitare il vento forte e mantenere una distanza di sicurezza da barche, scogli o ostacoli. Indossare un giubbotto galleggiante e collegare il leash (la corda che lega il piede alla tavola) aumenta la sicurezza, anche per chi sa nuotare bene.


Il SUP può essere praticato da soli o in compagnia, con una guida esperta o con corsi per principianti. Non serve una preparazione atletica particolare, ma è importante ascoltare il proprio corpo e progredire con gradualità. La cosa più importante? Godersi il momento e lasciarsi guidare dalla calma dell’acqua.

Come pagaiare sul SUP per un’esperienza rigenerante

Sapere come pagaiare sul SUP è essenziale per muoversi con fluidità e godere appieno dell’esperienza. La pagaia va impugnata con le mani ben distanziate, una in cima e una a metà asta. Il movimento deve partire dalle spalle e dal busto, non solo dalle braccia, per evitare affaticamenti e rendere la pagaiata più efficace.


La pala della pagaia deve entrare in acqua verticalmente, vicino alla tavola, e spingere l’acqua all’indietro in modo regolare. Alternando i lati ogni pochi colpi si mantiene la direzione. Con la pratica si può sviluppare un ritmo personale, silenzioso e armonioso, che rende ogni escursione un momento di connessione con l’ambiente.


Il ritmo lento della pagaiata aiuta a liberare la mente, concentrarsi sul respiro e lasciarsi avvolgere dai suoni naturali. È proprio in questo fluire senza fretta che il SUP diventa un’esperienza di rigenerazione autentica: un tempo dedicato a se stessi, nel rispetto dell’acqua e del paesaggio che ci circonda.

SUP e sostenibilità: un legame profondo

Scegliere di praticare SUP significa anche scegliere uno sport a basso impatto ambientale. Nessun motore, nessun rumore, nessuna emissione. Solo il nostro corpo, la tavola e la natura. Inoltre, molte aziende produttrici stanno adottando processi sostenibili, proponendo tavole realizzate con materiali riciclati o biodegradabili, riducendo l’uso di plastica e imballaggi.


La sensibilità verso l’ambiente cresce anche tra gli sportivi: sempre più praticanti raccolgono piccoli rifiuti durante le escursioni sull’acqua o partecipano a eventi di pulizia delle rive. Il SUP diventa così uno strumento di educazione ambientale e di attivismo silenzioso, che parte dal rispetto e si traduce in azione concreta.


Attraverso il progetto Rigeneriamo Insieme, promuoviamo stili di vita che mettono al centro il benessere personale e la tutela del pianeta. Ritrovare il proprio equilibrio sull’acqua è solo uno dei tanti modi per riscoprire una connessione profonda con ciò che ci circonda.