Per chi è alle prime armi, esistono diversi esercizi semplici da cui cominciare e che non richiedono esperienza. Uno dei più efficaci è la respirazione consapevole: seduti in una posizione comoda, si porta l’attenzione al flusso dell’aria che entra ed esce dal corpo. Ogni volta che la mente si distrae – ed è naturale che succeda – si torna gentilmente al respiro, senza giudizio.
Un altro esercizio utile è il body scan, che consiste nel portare l’attenzione, una parte alla volta, alle diverse aree del corpo. Si inizia dai piedi, poi si sale lentamente, osservando ogni sensazione: calore, tensione, formicolio, rilassamento. Questo aiuta a sviluppare una connessione profonda con il corpo e a riconoscere i segnali che spesso ignoriamo.
Molto efficace è anche la mindful eating, ovvero mangiare in modo consapevole. Si tratta di assaporare il cibo lentamente, osservando colori, profumi, consistenza e sapore. Anche solo qualche boccone mangiato in silenzio, con attenzione, può cambiare il modo in cui viviamo il nutrimento quotidiano.
Per chi pratica attività fisica, portare la mindfulness in un gesto come correre, pedalare o fare stretching può trasformare il movimento in una forma di meditazione attiva. Anche la meditazione in camminata, procedendo lentamente e focalizzandosi sulla sensazione dei piedi che toccano il suolo, è un modo semplice per entrare in uno stato di presenza, soprattutto nella natura.
Iniziare con 5-10 minuti al giorno è sufficiente. Esistono app gratuite, audio-guide e corsi introduttivi che possono supportare chi vuole approfondire. L’importante è non forzare: la mindfulness è prima di tutto un esercizio di gentilezza verso se stessi.