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IN MONTAGNA

Val Zebrù: passeggiate panoramiche facili

Incastonata nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, la Val Zebrù è una delle valli alpine più affascinanti e incontaminate d’Italia. Con i suoi boschi di larici, i prati punteggiati di fiori selvatici e le vette imponenti che la circondano, rappresenta la meta ideale per chi desidera immergersi nella natura senza rinunciare alla tranquillità. Questo angolo prezioso della Valtellina è perfetto per chi ama camminare, osservare la fauna alpina e lasciarsi sorprendere da scorci mozzafiato. Scopriamo i percorsi panoramici più belli della Val Zebrù, ideali anche per chi cerca camminate facili nella natura protetta e tra paesaggi da cartolina.

Un tesoro naturale nel cuore dello Stelvio

La Val Zebrù si trova nel versante lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei più grandi d’Europa. Si estende per circa 20 chilometri, partendo dalla località di Niblogo, nel comune di Valfurva, fino a raggiungere le pendici delle cime glaciali del gruppo Ortles-Cevedale. Quella che colpisce fin da subito è la sensazione di silenzio e vastità: la valle è chiusa al traffico privato per gran parte dell’anno e può essere esplorata solo a piedi o in bicicletta.


La conservazione della biodiversità è uno dei punti di forza di questo territorio. Avventurandosi tra lariceti e alpeggi si possono incontrare cervi, camosci, stambecchi e aquile reali. Tutto intorno il paesaggio cambia con l’altitudine, regalando scorci che sembrano usciti da un dipinto di montagna. Fare una passeggiata panoramica in Val Zebrù è molto più di un’escursione: è un’immersione in un panorama autentico, in un ecosistema alpino intatto, dove ogni stagione regala colori e atmosfere diverse.

Val Zebrù: passeggiate facili per tutti

Se ami la natura ma non sei un escursionista esperto, la Val Zebrù offre passeggiate facili e accessibili anche a famiglie con bambini. Uno degli itinerari più amati è il sentiero che parte da Niblogo (1.635 m) e risale la valle fino al rifugio Campo o alla Baita del Pastore. Si cammina lungo una strada forestale comoda, immersa in boschi secolari, accanto al torrente Zebrù che accompagna con il suo suono rilassante.


Il dislivello è moderato e il sentiero è ampio, rendendolo perfetto per una giornata lenta, tra soste fotografiche, pic-nic nei prati e incontri ravvicinati con la fauna selvatica. Durante il percorso si incontrano antichi alpeggi ancora attivi e si può respirare l’autenticità della vita in quota. In estate, i pascoli si riempiono di colori grazie alla fioritura spontanea e all’aria fresca e pulita che rende il cammino ancora più piacevole.

Una passeggiata tra paesaggi e cultura

Uno degli aspetti più affascinanti della Val Zebrù è la possibilità di osservare come natura e cultura si intreccino armoniosamente. La valle è ricca di testimonianze storiche: dagli alpeggi in pietra alle croci votive, fino ai resti di antiche mulattiere che un tempo collegavano la Valtellina con l’Alto Adige.


Non è raro imbattersi in malghe ancora attive, dove si può assaggiare il formaggio fresco di montagna e osservare da vicino la tradizione della pastorizia alpina. Il tutto in uno scenario dominato dalla bellezza della natura: i larici che si tingono d’oro in autunno, le vette innevate sullo sfondo, le marmotte che fischiano tra le rocce.


Camminare qui significa anche imparare a riconoscere i segni del passaggio dell’uomo nel tempo, senza mai dimenticare il rispetto profondo per l’ambiente. La Val Zebrù è un luogo che insegna a rallentare e ad ascoltare.

Val Zebrù come arrivare e quando andare

Per chi si chiede come arrivare in Val Zebrù, il punto di partenza più comodo è la località Niblogo, nel comune di Valfurva, raggiungibile in auto da Bormio in circa 20 minuti. Da lì, si prosegue a piedi lungo i sentieri ben segnalati che attraversano tutta la valle. Nei mesi estivi, è attivo anche un servizio navetta che consente di accorciare il tratto iniziale per chi ha meno tempo o energie.


Il periodo migliore per visitare la Val Zebrù è da fine primavera a inizio autunno. A giugno si può ammirare la fioritura alpina, mentre settembre e ottobre regalano i colori caldi del foliage. In inverno, invece, la valle è coperta di neve e accessibile solo con ciaspole o sci da alpinismo, riservata a escursionisti esperti.


È consigliabile partire al mattino presto per godere della luce migliore e delle temperature più fresche. Ricorda che ci si trova all’interno di un parco nazionale, quindi è importante seguire le regole, portare via i propri rifiuti, evitare di disturbare gli animali o raccogliere fiori.

Un esempio di turismo lento e rigenerante

Le escursioni in Val Zebrù sono l’esempio perfetto di come sia possibile fare turismo in modo sostenibile, rispettando i luoghi e rigenerandosi allo stesso tempo. Camminare tra boschi e torrenti, respirare l’aria pura delle montagne, osservare animali liberi nel loro habitat: tutto questo permette di ristabilire un contatto autentico con la natura.


La scelta di valorizzare itinerari facili e accessibili è anche un modo per invitare sempre più persone a conoscere le meraviglie del Parco Nazionale dello Stelvio, promuovendo un approccio inclusivo e consapevole alla montagna. Non servono grandi imprese per vivere esperienze significative: basta un passo dopo l’altro e la voglia di lasciarsi sorprendere.

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